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PERCHE’ DIMENTICHIAMO la RAGIONE per la quale SIAMO ENTRATI in una STANZA?

Vi è mai capitato di entrare in una stanza e dimenticare la ragione che vi ha portato fin lì? A me tantissime volte. Ed è per questo che ho chiesto alle neuroscienze di spiegarmi questo scherzetto che ci gioca la mente. Ho scoperto così che la capacità di ricordare diminuisce dopo che abbiamo oltrepassato la soglia di una porta rispetto a quando abbiamo coperto la stessa distanza rimanendo nello stesso ambiente. 

Questo è quanto hanno dimostrato i ricercatori dell’Università dell’Indiana, in due termini: “doorway effect”, effetto della porta.

Indispettiti da questa frustrante esperienza gli studiosi hanno organizzato un esperimento in cui chiedevano a dei volontari di muoversi in un ambiente virtuale. Di tanto in tanto i partecipanti dovevano raccogliere un oggetto e poi farlo sparire alla loro vista. Dopo un po’ veniva chiesto loro cosa avessero preso. Risultato: i volontari impiegavano più tempo a ricordare l’oggetto ed erano meno precisi nel descriverlo se dopo averlo raccolto avevano cambiato stanza.

L’esperimento, ripetuto anche in stanze reali, ha confermato la tesi: ricordiamo di meno, dopo che abbiamo varcato la soglia di una porta rispetto a quando abbiamo coperto la medesima distanza restando nello stesso ambiente.

Quando ci muoviamo il nostro cervello costruisce un modello provvisorio dell’ambiente in cui siamo e di quello che pensiamo e facciamo in quel luogo. Immagazzinare diversi modelli contemporaneamente è uno spreco di energie.

“Un nuovo ambiente può richiedere abilità diverse, per questo è meglio concentrare la memoria su quello in cui ci troviamo al momento – ha spiegato G. Radvansky, il professore a capo della ricerca -. Varcare una soglia ci spinge a sostituire un modello con un altro. Questo cambiamento fa aumentare la probabilità di dimenticare ciò che è successo nella stanza in cui si era precedentemente”.

A innescare questo effetto, non sono ovviamente solo le porte: può succedere anche quando passiamo dalla montagna alla città, dalla strada principale a una secondaria, da un piano a quello sottostante.

Per essere pratici… la vita sarebbe impossibile se ricordassimo ogni cosa. Tutto sta a scegliere quello che si deve dimenticare. Se ce lo ricordassimo…